Intinerari: Percorso 10-11-12-13 - Parrocchia di San Bartolomeo in Pantano - Pistoia

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Intinerari: Percorso 10-11-12-13

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Chiesa di S. Marco - Il Cassero - Porta S. Marco - Bastione della Sandraccia

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Tornando indietro, dall’altra parte della strada, notiamo quello che resta dell’antica Chiesa di San Marco attualmente adibita ad abitazioni private e negozi. E’ una delle prime chiese parrocchiali di Pistoia, era già prioria prima del 1100.

Sappiamo che subì un restauro nel 1289 ma non abbiamo dati sulle originali forme architettoniche di questa chiesa.

Sulla fiancata rivolta a mezzogiorno, ancorché lacerata da nuove aperture, si riconoscono ancora due antiche monofore. Secondo il Fioravanti l’antichissimo Crocifisso ligneo, attualmente conservato nell’abside della chiesa di S. Bartolomeo era in questa chiesa già dal 1187.

Officiata fin dal XII secolo dai Vallombrosani del vicino monastero di S.Michele in Forcole, fu soppressa nel 1779 ed unita a S. Bartolomeo. Nel 1785 quando fu aperto il nuovo cimitero fuori le mura fu adibita a sala mortuaria.

Sullo stesso lato della chiesa, più avanti, troviamo il Cassero. E’ la casa alta, di impianto medievale che si trova appunto, fra la chiesa di S. Marco e l’area dove esisteva la Porta S. Marco.

Ospitava il corpo di guardia. Nel tempo ha subito vari rimaneggiamenti, sull’esterno ad esempio sono visibili due aperture per armi da fuoco.

Proseguiamo ancora avanti e all’altezza del torrente Brana, alla nostra destra, troviamo l’antica Porta di San Marco. Una volta innalzato il terzo cerchio di mura, all’inizio del XIV secolo, la porta di levante della città, sorta nei pressi della chiesa e del borgo di S. Marco, da questi prese il nome. Fu demolita nel 1916.

Questa porta, nell’ottobre 1643, fu teatro di una battaglia dove i cittadini pistoiesi con coraggio seppero respingere le truppe del papa Urbano VIII che tentavano di assalire la città. Una epigrafe ne ricorda le valorose gesta.

Sullo stesso lato, dal ponte che attraversa il torrente Brana, possiamo vedere il Bastione della Sandraccia. Questo strano appellativo di cui non se ne conoscono le origini stava ad indicare il fortilizio posto in angolo fra levante e tramontana nei pressi della Porta S. Marco.

La sua costruzione, contemporanea al terzo cerchio di mura risale al XIV secolo. É una imponente struttura in grossi conci di pietra , sassi di fiume e mattoni, ancora ben conservata ma stravolta nel suo profilo dalle molte abitazioni private che negli anni vi sono sorte.

La sua base è lambita appunto dalle acque del torrente Brana che fino a qua era stato artificialmente deviato dal suo vecchio corso intorno al secondo cerchio di mura.

Nel 1084 fu assegnato ai monaci Vallombrosani che vi rimasero fino al 1779 quando iniziò a rovinare e per questa ragione furono trasferiti alla vicina abbazia di S. Bartolomeo. Dal 1409 questa chiesa aveva avuto il particolare privilegio, concesso dall’allora pontefice Alessandro V di poter celebrare una messa alle ore 23 del Sabato Santo.

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